Il commercio del tè della Compagnia delle Indie Orientali
La Compagnia delle Indie Orientali, conosciuta anche come Società delle Indie Orientali (in inglese: East India Company), è stata una delle più importanti compagnie commerciali e imperialistiche dell’età moderna. Fu fondata nel 1600 in Inghilterra durante il regno di Elisabetta I e operò fino al 1874, quando fu sciolta. Il principale obiettivo della Compagnia delle Indie Orientali era stabilire e sviluppare il commercio con l’Oriente, in particolare con India, Cina e altre regioni dell’Asia.
La Compagnia ottenne il monopolio del commercio inglese con queste regioni e stabilì insediamenti commerciali, avamposti e basi militari in luoghi come Bombay (Mumbai), Calcutta (Kolkata) e Madras (Chennai) in India. Sebbene la Compagnia delle Indie Orientali inglese sia probabilmente la più famosa e influente tra le compagnie coloniali che operavano a Oriente, è opportuno ricordare che non era l’unica di questo tipo. Altre nazioni europee avevano le proprie compagnie, ciascuna con scopi e territori d’interesse specifici. La principale controparte inglese era la Compagnia delle Indie Orientali olandese (Vereenigde Oostindische Compagnie, VOC) fondata nel 1602. La VOC operava principalmente nell’arcipelago indonesiano, in India e in alcune parti dell’Africa. Fu proprio sui velieri olandesi, grazie alla VOC, che il tè arrivò per la prima volta in Europa, nel 1610.
Commercio del tè e non solo
La Compagnia delle Indie Orientali inglese aveva il monopolio su un’ampia gamma di merci provenienti dall’Oriente. Questi prodotti erano molto preziosi e ricercati in Europa e il monopolio garantiva alla Compagnia un controllo esclusivo. La compagnia aveva un interesse significativo anche nel commercio delle spezie, come pepe, chiodi di garofano, noce moscata e cannella, tutte molto richieste in Europa per scopi culinari e medici. Dall’India venivano importati i tessuti pregiati, come la seta, il cotone e le stoffe stampate, che erano altamente apprezzati in Europa e costituivano un’importante fonte di profitto. Molti altri sono stati i prodotti importati in Europa grazie alla Compagnia, come lo zucchero, la porcellana e i metalli preziosi.
Il commercio principale della Compagnia delle Indie Orientali inglese era costituito da tè nero dall’India e dalla Cina. Questa varietà era una delle merci più importanti e richieste tra i prodotti esotici portati in Europa. Il tè nero era noto per il suo sapore robusto e il suo colore scuro, che lo differenzia dal tè verde, un’altra varietà comunemente consumata in Asia. Il monopolio sul commercio del tè nell’ambito delle operazioni dell’India orientale contribuì notevolmente alla crescita del commercio e della diffusione di questa bevanda in Europa. Ciò avvenne soprattutto per merito della nobiltà e dell’aristocrazia, tra cui il consumo crebbe fino a trasformare il tè nero in una bevanda popolare durante il XVIII secolo e il XIX secolo. È in questo periodo che la tradizione dell’ora del tè diventò parte integrante della cultura britannica. Il tè era bevuto sia nei luoghi privati che nei luoghi di incontro pubblici, come le case da tè, ancora oggi diffuse in tutto il mondo.