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Tazza senza manici: come è meglio servire il tè


La tazza senza manici è probabilmente la più antica testimonianza di utensile per servire il tè. Nel corso del tempo le tazze da tè hanno subito molte trasformazioni e oggi se ne contano molteplici tipologie. Scegliere quella giusta è fondamentale per una perfetta degustazione ed è il risultato di molte considerazioni: varietà di tè scelta, gusti personali e contesto culturale.

Origini e trasformazioni

La tazza senza manici, originaria della Cina, è probabilmente la più antica testimonianza di utensile per consumare il tè. In passato era molto più piccola rispetto agli standard attuali, poiché aveva una capienza di circa 30ml. Il materiale utilizzato per la realizzazione era la porcellana, lavorata così bene da sembrare sottile come la carta e lucida come uno specchio. Celeberrime sono le porcellane Ming, dalla forma svasata e dai colori bianco e blu, diffuse durante il regno dell’omonima dinastia e divenute poi popolarissime e simbolo di prestigio in Occidente! Un’altra tazza tipicamente cinese senza manici, ma con il coperchio, è la Gaiwan, che funge anche da teiera, perché le foglie di tè possono essere infuse direttamente in essa e allo stesso tempo il coperchio permette di sorseggiare la calda bevanda senza ingerire le foglie.

La mancanza del manico contraddistingue un po’ tutta la tradizione orientale e medio-orientale di degustazione del tè. In Giappone e in India si sono diffuse varianti in terracotta, mentre nel mondo arabo, ad esempio nella cultura marocchina o in quella turca, è in uso degustare il tè in piccoli bicchieri di vetro a forma di tulipano, che ne esaltano l’aroma.

In Europa la diffusione della tazza da tè è avvenuta di pari passo con il successo di questa bevanda, nel XVII secolo, grazie all’opera della Compagnia delle Indie Orientali. È l’Inghilterra il luogo di maggiore sperimentazione grazie anche al famoso ceramista Josiah Wedgwood che, su commissione reale, creò nuove tazze da tè. Queste erano realizzate in ceramica ed erano più grandi e svasate, ma la più grande novità era la presenza del manico e di un piccolo piatto, grazie ai quali era finalmente possibile porgere e sorreggere la tazza bollente senza scottarsi.

Ispirandosi alla tradizione Ming, le tazze cominciano a essere decorate nei modi più disparati e si diffondono in tutta Europa. Marchi famosi come Meissen in Germania e Worcester in Inghilterra iniziano a produrre tazze da tè di alta qualità con varie decorazioni. In Italia, dove esisteva una grande tradizione manufatturiera di ceramiche,

si impone il modello con manico – detto chicchera – corredato dal piattino. Solo in tempi moderni e globalizzati verranno introdotte le tazze tradizionali orientali senza manici.

La tazza da tè oggi

Oggi possiamo scegliere numerose varianti di tazze per sorseggiare il tè: da quelle classiche british a quelle più esotiche di origine giapponese o araba. La variante più moderna è sicuramente la mug. Questa tazza, di origine anglosassone, mantiene il manico, ma perde il piattino, cambiando forma diventa più capiente ed è realizzata in svariati materiali, compreso l’acciaio e la plastica. La mug è un tipo di tazza meno istituzionale per il rito del tè, soprattutto perché non è deputata a un uso esclusivo, ma può essere utilizzata anche per bere altre bevande. La sua forma cilindrica, tuttavia, non permette di assaporare tutto l’aroma di un tè pregiato e puro.

Come scegliere la tazza giusta!

Preferenze personali e tipologia di tè consumato influenzano il tipo di tazza utilizzato, tuttavia, ci sono alcune considerazioni generali utili per una scelta consapevole:

  • Tazze sottili di porcellana o ceramica: sono spesso preferite perché non influenzano il sapore del tè, sono quindi indicate per sorseggiare i tè più pregiati.
  • Tazze trasparenti o in vetro: se si desidera apprezzare il colore del tè e osservare come si sviluppa durante l’infusione, le tazze trasparenti o in vetro sono un’opzione eccellente. Tuttavia, potrebbero non mantenere il calore tanto bene quanto le tazze precedenti.
  • Tazze a doppia parete: possono essere la scelta migliore per mantenere il tè caldo più a lungo senza scottarsi le mani, in quanto isolano meglio rispetto a quelle a parete singola.
  • Tazze con coperchio: anche queste adatte per trattenere il calore. Possono essere particolarmente pratiche quando si usa un infusore o un filtro per il tè.

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